Il capitello di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù non si trova a Tarmassia, ma nel capoluogo isolano, in via della Rimembranza; tuttavia, essendo in proprietà ad una famiglia di Tarmassia da diverse generazioni, lo annoveriamo in questa nostra rassegna come eccezione. Il testo che segue è tratto da una nota storica composta in occasione dell'inaugurazione del rinnovato capitello avvenuta il giorno venerdì 16 luglio 2004 alla presenza delle autorità religiose. Le informazione sono state ottenute da memorie orali.
IL CAPITELLO DI
NOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE DI GESU’
in via della Rimembranza – Parrocchia di S.Stefano in Isola della Scala (VR)
Brevi note storico-religiose
a cura di Stefano Gobbi
Sul muro di una casa rurale prospicente l’attuale via della Rimembranza esisteva da tempo immemorabile una nicchia all’interno della quale era ospitata una statua raffigurante “Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù”. Durante il triste bombardamento avvenuto nel gennaio del 1944, l’edificio con annessa stalla crollarono lasciando però miracolosamente intatta la parete con l’edicola sacra.
Sul finire degli anni Cinquanta (al tempo del sindaco Guido Bianchini), il Comune di Isola della Scala entrò in possesso del terreno al fine di costruire la scuola per ragionieri. Venne concesso al vecchio proprietario, il signor Trentini Giacomo, di costruire sul lato opposto della strada un poco più a sud l’attuale capitello al prezzo di abbattere il muro superstite contenente la vecchia edicola sacra.
Il nuovo capitello, ad aula quadrata, timpanato, reca in facciata un ingresso archivoltato affiancato da due paraste bugnate.
All’interno dell’aula sono ospitati, oltre all’icona mariana, sette ex-voto ed alcuni portacandele lignei ad alto fusto provenienti tutti dal vecchio capitello. La statua di Madonna con Bambino, costituita da un pesantissimo impasto di marmo, è stata recentemente restaurata dal pittore isolano Nilo Bazzani. L’iconografia della composizione richiama modelli d’oltralpe di inizio ‘900, allorchè il culto mariano ebbe notevole impulso per gli avvenimenti di Fatima e Lourdes.
Sotto la statua nel vecchio capitello era collocata una targa, andata dispersa. Il testo era il seguente: “Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù/prega per noi peccatori/che ricorriamo a Voi/Cento giorni di indulgenza”. L’iscrizione è stata ora trasferita su una base marmorea e collocata sopra il fornice d’ingresso; sarà inaugurata il giorno venerdì 16 luglio 2004 in occasione del sessantesimo anniversario del bombardamento.
Gli abitanti della contrada si avvicinano ancora oggi con fede e devozione a questo luogo della pietà popolare portando fiori, lumini, elemosine e diviene punto di aggregazione in occasione della recita del Santo Rosario nel mese di maggio.
L’edificio è mantenuto con amorevole cura dalla famiglia Trentini, attuale proprietaria, che quest’anno ha provveduto alla posa del manto di copertura, alla protezione e dipintura dei muri, al restauro della statua e delle suppellettili, alla realizzazione della lapide commemorativa.
Isola della Scala, 09.07.2004
Da nuove testimonianze emerse a margine della cerimonia di inaugurazione, risulta che il capitello antico cadde a seguito del secondo bombardamento alleato avvenuto nel luglio del 1944 (don Corrado, allora seminarista, abitava in fondo alla strada e fu presente e vide il caseggiato con stalla ove era ospitato il capitello cadere). Durante il rifacimento del capitello, la statua fu riparata presso corte Trentini in via Rimembranza (seconda porta nel cortile). La vecchia iscrizione, ora riportata su lapide, era dipinta sul muro con una vernice nera (ancora qualcuno la ricorda a memoria - Nella lapide è stato aggiunto l'anno corrente - MMIV - e il nome della famiglia proprietaria - Trentini). Don Roberto Turella, parroco di Tarmassia, precisa che gli alti bastoni decorati in legno non sono portacandele, bensì "gonfaloni" di contrada che in particolari occasioni (come la Quaresima) venivano portati in chiesa. Al termine, erano ricoverati presso il capitello. La famiglia Trentini, per preservarli dai furti, li portò in tempi recenti presso la chiesa di Tarmassia; ora un paio sono stati riportati presso il capitello. La cerimonia di inaugurazione ha visto la presenza di sei preti con l'abate don Gianni Ballarini in testa. Dopo il rosario e la benedizione delle medagliette della Madonna del Carmine (ricorrente quella sera) si è tenuto una cena presso la cantina di corte Trentini.
Nella foto: il capitello com'era nel 2003 prima dei restauri
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