Isola della Scala potrebbe perdere la Fiera del Riso. È quanto rischia
il Comune isolano che si trova tra due fuochi: da una parte la commissione
incaricata di dar vita ad un ente fiera per gestire la manifestazione che
non riesce ad approvare lo statuto necessario per costituire la società
di gestione della Fiera del Riso; dall’altra la Pro Loco, organizzatrice
fino ad oggi della manifestazione e alle prese con denunce alla Magistratura
per l’ultima edizione, che ha chiesto ufficialmente di sapere entro il
30 marzo se dovrà occuparsi della kermesse.
Cosa intende, insomma, fare l’amministrazione Montalto della Fiera
del Riso? È una domanda per la quale anche la “Pro Loco” gradirebbe
una risposta. In una lettera al Comune, il presidente della “Pro Loco”
Gabriele Ferron ha richiesto che entro il 30 marzo l’amministrazione stabilisca
se sarà o no delegata alla stessa la gestione della Fiera del Riso.
La richiesta ha un termine perentorio considerato che entro il 31 marzo
l’associazione deve approvare un suo bilancio preventivo. Così a
questo punto l’amministrazione si trova a dover gestire una situazione
forse non proprio scottante, ma comunque alquanto surriscaldata.
Il problema da risolvere è una stranezza dello statuto comunale.
«Il nostro statuto prevede che il Comune possa partecipare a società
per azioni, ma nulla dice per quanto riguarda “società a responsabilità
limitata” - spiega in modo sintetico Alberto Fenzi, assessore al commercio
e alle manifestazioni -. Un’interpretazione rigida del testo implicherebbe
la necessità di radunare il consiglio comunale almeno due volte
entro la fine di marzo, per approvare le modifiche allo statuto comunale,
visto che la formula scelta dalla commissione per l’ente che dovrà
gestire la fiera è proprio quello della “Srl”. Successivamente,
il consiglio potrebbe dare il via libera alla costituzione della società».
Il problema è che, anche ammesso si possa ovviare al disguido
di una seduta doppia a marzo, la società, tra nomine dei suoi amministratori
e atti necessari per la presa in gestione della manifestazione, si troverebbe
ad operare effettivamente non prima di metà aprile. E questo sarebbe
già un record. E la Fiera generalmente si inizia ad organizzare
per la metà di gennaio. L’evidente ritardo non spaventa le opposizioni:
Elena Deboli della Lega Nord insiste perché la società sia
costituita, e va anche oltre: «C’è l’evidente volontà
politica di lasciare tutto in mano alla “Pro Loco”».
D’altra parte, Ferron non nasconde di aver suggerito all’amministrazione
un anno di gestione transitoria, dove i dirigenti della costituenda società
potrebbero osservare l’ultima gestione della fiera da parte della Pro Loco,
in vista dell’edizione 2003. L’amministrazione però continua ad
essere possibilista.
«Se lo statuto prevede la partecipazione in una società
per azioni - ragiona Fenzi - allora a maggior ragione lo prevede per una
a responsabilità limitata». Un’interpretazione che la Montalto
si è preoccupata di sottoporre al parere consultivo del Coreco,
che dovrebbe decidere tra pochi giorni. Solo che anche in caso di risposta
positiva rimane il fatto che i tempi di costituzione della società
rischierebbero comunque di andare a metà aprile, e quindi oltre
il limite possibile per andare all’organizzazione della Fiera del Riso.
Giampietro Falsiroli
fonte: www.primoweb.it
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