L’abitato dell’età del Bronzo del Prà Longo si trova a circa 1 Km ad est del paese, nei pressi della località “Domus Boschi” sul versante occidentale delle valli di Tarmassia. L’insediamento è stato segnalato la prima volta nel 1890 circa dopo i rinvenimenti avuti durante i lavori di inalveazione del Menaghetto. Sono state effettuate raccolte di superficie dalla locale associazione archeologica che ha esposto presso il locale museo alcuni reperti. Il Prà Longo come suggerisce il nome, è un appezzamento rettangolare stretto e lungo, esteso una decina di ettari, che segue l’andamento del “Menacus Vetus”, il vecchio Menago. Dalle prospezioni di superficie l’estensione dell’abitato sembra piuttosto modesta, circa un ettaro. Tralasciando l’ingente massa di manufatti reperiti in ceramica, ci soffermiamo sull’industria litica e sui manufatti in selce ritrovati che non sono molto numerosi, e costituiti quasi esclusivamente da strumenti, quasi tutti a loro volta classificabili nella famiglia dei foliati. La selce utilizzata presenta un’unica varietà di colore giallo ocra intenso molto luminosa con un’unica variante, più rara, di colore nero antracite (di questa varietà abbiamo solo scarti litici). La lavorazione manuale è effettuata su ambedue le facce attraverso fratture concoidi con altri strumenti litici al fine di realizzare punte o lame taglienti. Abbiamo, a partire da destra, una cuspide di freccia peduncolata concava (con alette appena accennate) svergolata, una punta cuspidata con peduncolo e alette da arma da getto, probabilmente un giavellotto (dim. max 5.2x3.5 cm). Elementi di falcetto e un raschiatoio (3.0x8.5 cm) cm e sulla sinistra una punta d’ascia in pietra grigio-azzurro levigata (dim. max 8.7x4.5 cm).
Nota. La selce è, dal punto di vista geologico, una roccia molto dura e costituita in prevalenza da silice colloidale. La materia prima veniva trasportata in pianura, anche via fluviale, dai vicini monti Lessini dove erano presenti cave famose in tutta l'Italia settentrionale. La lavorazione avveniva anche in loco, come testimonia la presenza di scarti litici.
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