La villa è un complesso monumentale costituito dal palazzo, dalle case dei contadini, dai rusticali, dalla corte e dal parco, ricco di platani, cedri, ippocastani, abeti e betulle. Fu costruita, come risulta da una epigrafe sulla facciata e da un’altra nell’interno, nel 1574 da Giovan Paolo Guglienzi e ampliata e resa più accogliente dai fratelli Bonaventura ed Alessandro. I Guarienti ne divennero proprietari nel corso del ‘700 per matrimonio con una Guglienzi. La corte, eccezionalmente vasta, separa l’abitazione padronale, con il prolungamento della casa del fattore, già serra per i cedri, e di quelle dei contadini, dai rustici. I due corpi si fronteggiano a grande distanza formando i due lati minori di un rettangolo i cui lati maggiori sono dati da due muri continui, alla estremità di questi si aprono le porte di comunicazione al parco ed ai campi. Le quattro porte di accesso alla corte sono sormontate da piramidi tronche, le facciate della villa conservano in gran parte l’intonaco cinquecentesco ed alcuni particolari, come la gradinata ed i pavimenti delle stanze, risalgono ad interventi ottocenteschi. Il parco un tempo si estendeva su circa 10 campi, ora è stato ridotto ad un terzo. Vi rimangono ancora tracce della vecchia ghiacciaia. L’interno del palazzo è costituito da un ampio salone centrale dal quale si accede direttamente alle stanze laterali e, tramite una elegante scala, al primo piano. Alle pareti si notano ritratti dei Guarienti e dei Castelnovo delle Lanze. Anche la suppellettile conserva impronte dei Castelnovo: così la biblioteca, costituita principalmente da libri francesi del Sette e Ottocento. Nella villa è custodito anche l’archivio di famiglia. L’estensione del fondo Guarienti, nel secolo scorso di 117 ettari, oggi si è ridotto di cinquanta. Le colture prevalenti ivi erano quelle cerealicole e foraggere; oggi il primato è tenuto dal tabacco. Proprietari attuali: Carlo Pio e Enrica Guarienti.
G.F. Viviani, La villa nel Veronese, Verona 1975, pagg. 685-6-7.
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