Le brasadele di Pasqua
24 aprile 1628 - Denuncia di furto a Tarmassia
L’episodio accade il giorno di Pasquetta, il lunedì dell’Angelo; il giorno prima era stata anche la festa del santo patrono di Tarmassia, S.Giorgio. Tutti gli abitanti del paese erano radunati in chiesa per la celebrazione del vespro; i ladri, attesa l’oscurità, dopo aver rotto la "crosara" di una finestra, penetrarono nell'abitazione di un certo Merigo Tarmasia. Il bottino, una decina di camicie da donna e da uomo, un grembiule ed una "traversa" nuova da donna, dei coltelli, una "corona", cinque fazzoletti "da naso" e un certo numero di "brasadelle", cioè ciambelle zuccherate, il tradizionale dolce dei dì di festa.
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Adi 24 Aprile 1628
Denoncio alla Giusttisa si come adi sopra circha
nell’ora dell vespero nell locho di Tarmasia
sono sttatto giente alla casa di Tarmasia
Merigo di detto llocho sotto la pertinezia di
Isolla della Scala e ano rotto una chrosara (1)
di llegio auna finesttra e intratti dretto
e ano rubatto camise dise tra da dona e da omo
uno grobialle novo cor telli una traversa (2)
nova da dona e sinque fasolli da naso una
corona (3) e allquatte brasadelle (4) avedo io Giovane
Nadalli masar di detto llocho interogatto ildeto
Tarmasia chi sono statti questi ladri per poterlli
dar conto alla Giustiza esi siano castigatti ano
risposo io non so chi sia perche erimo tuti alla
chiesa avespro ne ancho mello posia imaginar
chi sia perche sello sapese llo direi e li daria conto
alla Giustisia avedo io Giovane Nadalli masar
di deto llocho tollta la sudeta denosia da l sudeto
Tarmasia Merigo alla presesia di messer Isepo
Cangiani e di Allvise Boraso di Isolla.
Adi Marti 9 Maggio 1628
fu presentà la predeta denunsia dal predeto massar al
quale per informatione del cremene di ordine
del messer illustre Giudice di Maleficio dava mandato
con il predeto rubbar per le nesigdi? adar il suo
constituto secretar?.
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(1) Crosara: sbarra di legno orizzontale inserita internamente sul telaio del serramento che disegnava idealmente una croce con i montanti verticali della finestra;
(2) Traversa: grembiule semplice che cinge la vita, senza pettorina;
(3) Corona: se non è altro, collana di grani di rosario cattolico.
(4) Brasadela: trattasi di un dolce tradizionale molto comune di uova, farina, strutto e poco zucchero; l’impasto veniva cotto direttamente sul piano del focolare ricoperto da un cosiddetto "testo" (alto coperchio di rame con manico superiore) abbondantemente incolmato di cenere e brace. Il nome brassadela deriva dalla forma a ciambella dell’impasto.